“Le voci di Anna” vuole essere una performance per attrice sola, ispirata alla vita della

giornalista russa assassinata il 7 Ottobre 2006 a Mosca.

Il lavoro si basa su un lungo studio del personaggio colpevole per aver cercato di dire al

mondo la verità sui crimini in Cecénia, la violazione dei diritti umani in Russia, gli abusi

di potere, la corruzione a tutti i livelli della società. Mi sono sentita molto incuriosita dai

contrasti di una donna così colta, bella, distinta, elegante e compassionevole, nonché

dal suo straordinario coraggio e dalla sua decisa ricerca della verità.

Ma la performance è anche una forte denuncia contro le guerre. Tramite un blocco di

fotografie, concesse generosamente dall’artista Jeremy Nicholl, si rende omaggio alla

Cecenia, un paese martoriato dalla guerra, ma potrebbe essere la Siria, lo Yemen o

l’Ucraina al giorno d’oggi.